La storia di KFC e l’importanza della perseveranza

Oggi parliamo dell’importanza della perseveranza, ovvero l’attitudine che ha portato al successo moltissime aziende, ma forse una più di tutte può insegnarci l’importanza di non arrendersi mai.
Sto parlando di KFC molti non sanno che l’allegro signore (conosciuto anche come Colonnello Sanders) presente sui negozi e sulle scatole dei prodotti è anche il fondatore di KFC.

Il Colonnello nasce in un paesino dell’indiana e già fin dall’età di dieci anni lavorava in una fattoria e portando a casa due dollari al mese.
A 16 anni decise di arruolarsi nell’esercito e venne inviato in missione per 6 mesi a Cuba.
Tornato in patria non smise nemmeno un giorno di lavorare passando da un lavoro all’altro: vigile del fuoco, ferroviere, assicuratore.
Insomma non era importante come guadagnasse i suoi soldi, l’importante era seguire sempre le sue regole.

“Fai tutto quello che puoi e datti da fare il più possibile”.

Tanto che durante la depressione del ’29 (in periodo in cui per aprire un’attiva bisognava avere molto coraggio) decise di darsi all’imprenditoria aprendo una stazione di rifornimento.
Solo in seguito per racimolare qualche soldo in più decide di aprire un piccolo punto ristoro.

Col passare del tempo, la sua specialità, ovvero le alette di pollo fritte, guadagnarono una tale fama che venne nominato “Colonnello” dal governatore della città.

Piccola parentesi:
È lecito pensare che il titolo di colonnello provenisse dal periodo in cui Sanders servì la sua patria in esercito ma invece proviene dalla fama ottenuta grazie alla sua cucina 🙂

A questo punto potemmo dire: È fatta! È cosi che KFC arrivò al successo!
Ma non andò proprio così!

Accadde un avvenimento che cambiò drasticamente i peggio la sua vita.

Nel 1950, mentre gli affari andavano ancora alla grande, non troppo lontano dalla sua stazione di servizio, venne costruita una grande autostrada.
Chi viaggiava di li a questo punto non doveva più passare in quella piccola cittadina quindi non passava più nemmeno davanti a KFC
Il Colonnello, ritrovatosi da un giorno all’altro senza clienti, fu costretto a chiudere.
Inoltre avendo investito tutto in quell’attività si trovò costretto a dormire in auto.

Ma il Colonnello ne aveva passate tante e non era di certo un tipo che si abbatteva facilmente, tutte le notti pensava a come reinventarsi finché un bel giorno ebbe l’idea di vendere la sua ricetta segreta in modello franchising.
Dopotutto il suo prodotto piaceva e piaceva molto!

Il business plan di Sanders era semplice:
Per ogni pezzo venduto il ristoratore doveva riconoscergli 10 centesimi.

Iniziò dunque a visitare ristoranti proponendo loro la sua idea, ma la risposta era sempre la stessa: “NO, non mi interessa“.
E questi no diventarono 10, 100, 200… 1.000…

Su mille ristoranti visitati nessuno accettò la sua proposta!
Dopo 1.009 “no”, ricevette il primo sì.

La perseveranza  aveva dato i suoi frutti, e le cose cambiano decisamente in meglio.

Dopo questi 1.009, ci fu il primo negozio che esponeva il marchio K.F.C.
Otto anni dopo, i ristoranti erano già oltre 600 e quello stesso anno il Colonnello vendette la sua azienda, restando però il portavoce e l’ambasciatore del Kentucky Fried Chicken. KFC

Direi che Sanders ha potuto godersi una bella pensione, dopotutto MERITATA 🙂

Quindi nel business come nella vita devi avere tenacia, devi portare avanti le cose belle che hai da offrire, sempre, e se ti venisse in mente di mollare, ricordati del colonnello Sanders e della sua KFC 🙂

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